Caspio è un cantante triestino, la cui musica spazia tra elettronica, trip-hop, rock e pop, con influenze anni 90. Fugit è il suo nuovo EP, in cui interpreta le diverse sfaccettature del concetto di tempo: c’è un tempo che appartiene ad una generazione, un tempo che ha cambiato tutte le carte in tavola, un tempo per le decisioni, un tempo che scandisce il ritmo sonno-veglia, un tempo presente e un tempo futuro. Ne abbiamo parlato con lui.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Direi abbastanza anche se non mi definisco una persona “felice”. Diciamo che nonostante mi piaccia la musica triste cerco di godermi la vita appieno.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO EP, FUGIT, E PERCHÉ?
Bella domanda. Credo che Mai sia quella più triste di tutte anche se non lo sembra. Parla di un passato che non c’è un più e di un presente che alla fine poteva essere migliore… ma ormai è andata così.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’EP?
Beh, Domani! Parla di un presente che affatica, logora, ma in cui c’è sempre la speranza che potrebbe andare tutto in un altro modo e di un futuro che può essere diverso, inatteso, che non sarà mai come lo volevi, ma in cui non servirà più camuffarsi. Meglio di così…

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Credo che nonostante le palate di nostalgia e tristezza contenute nelle mie canzoni ci sia sempre un po’ di speranza. Spero che la mia musica faccia sentire meno sole le persone e quindi un po’ vicine alla felicità.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
È dura. Se proprio devo scegliere ti direi Bloodbuzz Ohio dei The National, Youth dei Daughter e Somewhere delle Pascal Pinon.

Ecco Fugit:

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ogni giorno, UNA CANZONE TRISTE. Perché non c’è niente di meglio che ascoltare qualcosa di triste, per provare a essere un po’ più felici.

E poi INTERVISTE, LIVE e PLAYLIST per una dose quotidiana di HypFi.