dellacasa maldive è il progetto di Riccardo Dellacasa, polistrumentista classe 1991 diviso tra Parigi, Venezia e Milano, che ha pubblicato l’album Sale rosa, un incontro tra elettronica e psichedelia, che lui stesso definisce “un disco in cui mi metto in gioco in prima persona, parlando di storie che ho vissuto, e che ho realizzato del tutto per conto mio”. Incuriositi dai momenti più malinconici, ne abbiamo parlato con lui.

QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Abbastanza, ma non totalmente: forse siamo persone tendenzialmente prese bene che fanno musica malinconica presa bene. Più che triste, potrei considerarmi a volte un po’ spaesato, fuori dal tempo e fuori dagli schemi con un’idea precisa: quella di suonare “musica da ballare e cantare”.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL VOSTRO ALBUM, SALE ROSA, E PERCHÉ?
Credo Domani, la traccia conclusiva dell’album: uno dei fili rossi che percorrono il disco, Sale Rosa in uscita il 12 novembre, è il cambiamento, trovare delle vie d’uscita a momenti difficili, ma in Domani rimane quella preoccupazione del “Cosa sarà domani? Cosa farò?…”. Forse è una canzone più paranoica, più incerta, che triste.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Come detto prima, gli altri brani dell’album trovano sempre un risvolto positivo, una luce in fondo al tunnel da seguire, ma tra tutti potrebbe essere Voglio solo stare fuori all’aria aperta per via della presa di coscienza del testo, degli accordi in maggiore e della sua natura disco music!

IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Perché è “musica da ballare e cantare”: i ritmi sono incalzanti e lasciano lo spazio di muoverti come preferisci su una pista da ballo, in una sala da concerti o nella tua camera da letto. Le canzoni sono il frutto di riflessioni personali arrivate dopo momenti difficili vissuti in prima persona, ma che alla fine hanno trovato sempre una rinascita, una speranza: spero che, come le canzoni all’interno di Sale Rosa sono state una cura per me, possano esserlo altrettanto per gli altri.

QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
All My Friends dei LCD Soundsystem, L’amore è tutto qui di Piero Ciampi e I Cry (Night After Night) di The Egyptian Lover.

Ecco Sale rosa:

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