Niente demoni e dei è il terzo album da solista di Giorgio Ciccarelli, già musicista in band come Afterhours e Sux!. Un lavoro figlio dei mesi di pandemia, un periodo buio vissuto con la paura addosso che ha portato a produrre una serie di canzoni cupe e malinconiche, tutte con il suo inconfondibile stile. Ne abbiamo parlato con lui.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE
Diamine, ma non è che avete una sezione dedicata alla cupezza? Perché basterebbe cambiare l’aggettivo triste in cupo per farmi sentire pienamente dei vostri! Già, perché io non penso di fare musica triste, certamente cupa, scura, senza speranza, ma non triste. E poi cos’è la felicità? C’è veramente qualcuno che può affermare di essere una persona felice? Quasi vi rubo l’idea (che trovo geniale) e metto in piedi un MUSICA CUPA PER PERSONE LACONICHE.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO ALBUM, NIENTE DEMONI E DEI, E PERCHÉ?
Riprendendo la premessa di cui sopra, la canzone più cupa (triste?) del mio album è Conto i tuoi passi, perché pregna di quella sensazione di claustrofobia che tanto mi aggrada in musica. Uhm, pensandoci bene, però, anche Non credo in Dio se la gioca, per ovvii motivi. Nei miei sogni, se avessi avuto i quattrini necessari, c’era l’idea di fare un videoclip in spiaggia tipo quello di Rovazzi Andiamo a comandare con una folla di ragazzi danzanti che urla “Non credo in Dio”…

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Non c’è una canzone felice nel mio album, ce n’è una però aperta alla speranza, la speranza che nonostante tutto il marciume che la vita ci regala sempre, ci si ritrovi, alla fine, insieme alla persona che ami…

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
No, non c’è modo. L’unica possibilità che ciò possa accadere è per una coincidenza esterna, che so, metti che ti capita una cosa felice mentre stai ascoltando un mio pezzo, ecco che da quel momento in poi, quando ascolti quel pezzo, ti torna la sensazione provata in quello stesso momento.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Non ho alcun dubbio che Marco e Giuditta di Franco Fanigliulo sia la canzone più triste che abbia mai sentito in vita mia. Poi c’è The Clown Song dei Thin White Rope e chiudo con Nick Drake e Black Eyed Dog.

Ecco Niente demoni e dei:

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ogni giorno, UNA CANZONE TRISTE. Perché non c’è niente di meglio che ascoltare qualcosa di triste, per provare a essere un po’ più felici.

E poi INTERVISTE, LIVE e PLAYLIST per una dose quotidiana di HypFi.