Bongi è un musicista e cantante milanese, ed è difficile ingabbiarlo in un genere: lui stesso definisce la sua musica “crossover pop” perché adora la contaminazione e l’originalità. Il suo nuovo EP si intitola Tutto a posto ed è un viaggio alla ricerca di un nuovo equilibrio: ne abbiamo parlato con lui.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Sono una persona felice in base a quanta musica triste ascolto al giorno. Credo che nel mio caso, quando creo musica per me (e cantata da me), esca naturalmente un filone più malinconico, il che non esclude ovviamente che quando faccio altro possano uscire altre sfaccettature. Per quanto riguarda essere felici in senso pieno, credo sia una bella sfida per chiunque. Diciamo che al momento mi sento più a posto che in passato.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO EP, TUTTO A POSTO, E PERCHÉ?
Secondo me proprio Tutto a posto, perché parla di me stesso, di una sensazione di incompletezza. Quando parli di qualcun altro la tristezza si mischia con la malinconia e vai a capire da che parte pende di più la questione. Invece Tutto a posto è stata proprio un bisogno di sfogare un malessere che non era causato da nessuno di esterno, una specie di resa dei conti molto personale.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’EP?
È una bella lotta. Direi Elastico, anche se ascoltando per esempio Percento potresti pensare sia un pezzo più felice, ma è solo una questione di come suona la strumentale, il concetto è bello tristarello. Elastico probabilmente è l’unico pezzo nato con un intento “positivo”, una specie di dedica a una persona che era lontana da me. Poi chiaro, con il tempo cambiano i significati, ma diciamo che è il pezzo più “tendente al felice” dell’EP.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Conto sul fatto che in giro ci sia statisticamente qualcuno col corazón spezzato, e di solito empatizzare fa sentire meglio. Battute a parte, dipende da come ti approcci a questo tipo di musica. Io quando sento qualcosa di malinconico / triste tendo ad apprezzare, la testa parte, le sensazioni crescono, e provo una sorta di piacere. Sono sicuro di non essere l’unico.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Allora sul momento mi vengono in mente True Love Waits dei Radiohead (canzone più triste del mondo credo), poi The Raven That Refused to Sing di Steven Wilson e, per rimanere in Italia, Ayrton di Lucio Dalla.

Ecco Tutto a posto:

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