Non vi appartengo è il primo album solista di Torchio, cantautore alessandrino che ci regala un’autobiografia musicale che nasce dall’urgenza di raccontarsi sinceramente, e senza limiti di genere. “In questo album c’è tutto quello che avevo, poco o tanto non mi importa”: ne abbiamo parlato con lui per saperne di più.
QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Penso che alcune definizioni possano essere limitanti. La musica in quanto tale è ampia e non potrà mai apparirmi come triste, anche se devo ammettere che non amo certi ritmi fintamente ed esasperatamente gioiosi. La malinconia è semplicemente necessaria e crea spazi fantastici. Per il resto i tormenti, quelli veri, li ho abbandonati da un po’, diciamo che riesco a godere del mio andare con una certa serenità.
QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO ALBUM, NON VI APPARTENGO, E PERCHE?
Forse Agamennone, del resto il testo non fa sconti sull’argomento. L’inciso “Non voglio essere felice, non voglio stare bene e la tua rabbia mi si addice, tormento e frustrazione, la voglia che ho di te” sembra confermare una certo bisogno di opporsi alla felicità da costruirsi ad ogni costo. In realtà è un canto ribelle. La più malinconica però è Sostituibile una mia piccola poesia trasformata in canzone.
E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Ma che cos’è la solitudine? Con il ritmo e l’ironia in contrasto per un argomento ed una condizione con cui tutti abbiamo dovuto confrontarci in questi ultimi quindici mesi. Confesso che la canzone è stata scritta prima della pandemia ma si sa le difficoltà amplificano tutto.
IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Non posso fare a meno del Rock, del resti è da lì che arrivo ed anche in questo mio album solista c’è quel piglio che credo vada bene per i momenti felici che tutti meritiamo. Magari ascoltatelo in 33 giri con la libertà’ sonora che il vinile sa dare.
QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Restando in Italia Andata via l’estate dei La Crus tratta da una poesia di Tarkovskij, Agosto dei Perturbazione e Santa Lucia di Francesco De Gregori.
Ecco Non vi appartengo:
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