Abbiamo conosciuto i calabresi 7Mondays qualche mese fa con il singolo What’s Best To Die For: la loro musica tra shoegaze e post rock ci ha subito conquistati, e così li abbiamo incontrati per parlare del loro nuovo EP, Sent, in cui raccontano rispettivamente incontro, rottura, nostalgia e accettazione di due fiamme gemelle che hanno ormai bruciato le tappe del loro percorso insieme.

QUANTO VI SENTITE HYPFI? CIOÈ, FATE MUSICA TRISTE MA SIETE PERSONE FELICI?
Siamo, per il 70% del tempo, felici di avere ciò che abbiamo e che potremmo non avere (tipo la possibilità di farci porre domande del genere su ciò che più amiamo fare, quindi GRAZIE infinite). Un 10% lo trascorriamo riflettendo, in preda all’insoddisfazione e alla frustrazione più profonde, su ciò che non abbiamo o che non abbiamo avuto. Il restante 20% lo impieghiamo per tradurre tutto questo in musica.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL VOSTRO EP, SENT, E PERCHÉ?
Tape Rewind perché, nonostante la sfrontatezza e l’immediatezza dei movimenti melodici, le parole del testo descrivono il momento in cui si realizza che il passato non può essere riavvolto e modificato, e questa consapevolezza porta con sé una lunga serie di paure e insicurezze.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’EP?
Crowns perché, pur non essendo una vera e propria canzone d’amore da sfruttare come valida alternativa a Wonderwall durante una cena attorno al falò, descrive quel tipo di legame capace di donare alle menti coinvolte la sicurezza necessaria per sentirsi in grado di sfidare e sconfiggere anche la morte.

IN CHE MODO LA VOSTRA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
La nostra musica, così come la maggior parte della musica diversamente felice, rappresenta un mezzo per tentare di tradurre in suoni e parole tutte quelle sensazioni e tutti quei pensieri che potrebbero spingere una persona a convincersi di essere la sola al mondo a star affrontando una situazione particolarmente scomoda o stressante. L’obiettivo è quello di connettersi empaticamente con l’esperienza degli ascoltatori, per confortarli e invitarli a realizzare che anche qualcun altro vive, o ha vissuto in passato, qualcosa di simile a ciò che alimenta il loro disagio.

QUALI SONO LE VOSTRE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Fourth of July di Sufjan Stevens, Gymnopédie No.1 di Erik Satie e Varðeldur dei Sigur Ros.

Ecco Sent:

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