V. [to the hearts that ache] è il nuovo EP di [lessness], il progetto solista di Luigi Segnana, in cui il cantante trentino ripercorre in versione più intima e acustica alcuni dei brani del suo esordio Never Was But Grey. Ne abbiamo parlato con lui.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
70% Hypfi, 25% Lo-Fi, 5% senza parere. Perlopiù viaggio su frequenze medie a volte ho picchi verso l’alto e a volte verso il basso, faccio musica triste come catarsi e leva per mantenermi in uno stato di quieta felicità.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO EP V. [TO THE HEARTS THAT ACHE], E PERCHÉ?
La canzone più triste è V. nella versione originale, perché è rimasta sola in mezzo a sole canzoni acustiche. Ma questo la renderà più forte.

E INVECE QUAL È LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’EP?
La canzone più felice è HsWlTF in versione acustica, lei non lo sa ma lo è. Lo è perché ricorda una spiaggia brasiliana al ritmo di bossanova. In inverno. Quando piove.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
In qualche modo può aiutare a ricordare che non si è mai del tutto soli finché ci sono canzoni tristi a tenerti compagnia.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Let Down dei Radiohead, Apocalypse dei Cigarettes After Sex e To Wish Impossible Thing dei The Cure. Bonus Track: Mi sono innamorato di te di Luigi Tenco. Ghost Track: tutta la discografia degli Abba mi rende triste, anche se non in senso positivo come le canzoni di cui sopra.

Ecco V. [to the hearts that ache]:

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