Eroi del 2020 è l’album di debutto di Piro, cioè il progetto di Alberto Piromallo Capece Piscicelli, romano classe 1991. Un cantautore dall’animo pop con la voglia di raccontare le storie di un “mondo fatto di timidezza esasperata e sentimenti spropositati, momenti difficili, amori non corrisposti e vacanze in solitaria”. Ne abbiamo parlato con lui.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Che dire, ho i miei alti e bassi. A parte rari periodi in cui preferisco rimanere a casa perché “no grazie non sono in vena”, solitamente due cazzate che rallegrano l’atmosfera tendo a dirle. Ma la vera felicità probabilmente si prova tante volte quante si possono contare sulla punta delle dita. Le canzoni difficilmente riescono a fotografarla in maniera sensata e io non sono da meno, direi che canto di più emozioni tendenti alla tristezza nel complesso.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO ALBUM, EROI DEL 2020, E PERCHÉ?
La più triste credo sia Questo vento, perché si prende la briga di voler asciugare le lacrime a una persona che abbiamo lasciato e che ci sta male. Ma non abbiamo realmente la possibilità di farlo, perché non vedersi è per lei più curativo del nostro conforto e allora vorremmo che fosse il vento ad asciugare quelle lacrime. Attorno intanto la società va avanti con le sue patetiche abitudini adolescenziali rendendo tutto più triste è freddo.

QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Sia per il mood che per il testo direi Vodkaredbull. Non avviene nessuna conquista reale di una ragazza nella canzone, perché parla solo di un grosso e simpatico viaggio mentale. Però alla fine canto “ma sto bene con me stesso qualche volta o tutto l’anno”. Perciò in qualche modo è positivo, perfino l’ubriacatura dei vodkaredbull stordisce e regala una felicità un po’ ebete. Meglio di così!

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Immagino che se qualcuno riesce a riconoscersi nelle mie canzoni, un minimo la cosa lo potrà rallegrare. Poi magari ritornerà alla sua triste vita, ma con la consapevolezza di poter sentire in musica i suoi sentimenti ogni volta che vuole. Peraltro qualche concetto sarcastico che fa anche sorridere tra le mie canzoni penso si possa trovare.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Fake Plastic Trees dei Radiohead, Bene di Francesco De Gregori e Le lettere d’amore (Chevalier de Pas) di Roberto Vecchioni.

Ecco Eroi del 2020:

Aggiungi un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ogni giorno, UNA CANZONE TRISTE. Perché non c’è niente di meglio che ascoltare qualcosa di triste, per provare a essere un po’ più felici.

E poi INTERVISTE, LIVE e PLAYLIST per una dose quotidiana di HypFi.