Qualche settimana fa abbiamo scoperto Le Marina grazie al singolo Say it Sad: la cantante toscana, che oggi vive a Londra, ha appena pubblicato il suo primo EP, Libera, un lavoro che va oltre ai generi, passando per trip hop, r&b ed electropop sempre con una sua originalità. Per saperne di più, ne abbiamo parlato direttamente con lei.
QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Sono una persona entusiasta e curiosa, con velature di depressione. Vivo male la mia sensibilità, ma è la mia forza. Sono felice di poter usare la mia tristezza come arma creativa.
QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO EP, LIBERA, E PERCHÉ?
I’ll Never Love You. “Non ti amerò mai”, e non l’ho detto io ma mi è stato detto in una situazione intima. Devo aggiungere altro?
E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’EP?
Non ci sono canzoni felici, mi dispiace! L’ultimo brano in scaletta, You Decide, è forse il più “liberatorio”. L’ho scritto per lasciare all’ascoltatore la libertà di scegliere cosa pensare del disco. Come dire: “Tieni, ti ho raccontato come mi sento, lo affido a te e, qualsiasi sia la tua opinione, sempre che te ne sia fatta una, va benissimo. Che ti abbia aiutato, scosso, che non ti abbia lasciato niente, qualsiasi sia la reazione sarà tua e unica” .
IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Potrebbe farlo se l’ascoltatore si sentisse meno solo, o meglio se si riconoscesse in esperienze ed emozioni che abbiamo provato entrambi, seppur in maniera diversa. Se, nonostante siamo due perfetti sconosciuti l’una all’altro, un sentimento preciso ci accomunasse facendoci sentire appunto meno soli.
QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Both Sides Now di Joni Michell, Roads dei Portishead, Exit Music (For a Film) dei Radiohead.
Ecco Libera:
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