Lo scorso anno abbiamo conosciuto l’ironica malinconia di Jesse The Faccio attraverso due singoli come Inverno e Caviglie. Oggi è uscito il suo nuovo album, Verde, sempre con il suo stile originalissimo per cui lo abbiamo conosciuto, e ne abbiamo parlato direttamente con lui.

QUANTO TI SENTI HYPFI? CIOÈ, FAI MUSICA TRISTE MA SEI UNA PERSONA FELICE?
Sono una persona che è sempre piena di molti pensieri, quindi mi è difficile considerarmi felice. Certe cose mi rendono felice chiaro come a tutti. Non penso neanche di fare musica particolarmente triste, più malinconica a tratti incazzata, poi non so bene come la vedono gli altri.

QUAL È LA CANZONE PIÙ TRISTE DEL TUO ALBUM, VERDE, E PERCHÉ?
Il disco parla fondamentalmente di speranza, quindi in sé c’è sempre della rivincita, non saprei sinceramente. Nei primi pezzi c’è più la negazione di speranza ma per dare spazio ad un concerto di più consapevolezza. Forse il pezzo più triste parlando di liriche in se potrebbe essere paradossalmente Nissan.

E QUAL È INVECE LA CANZONE PIÙ FELICE DELL’ALBUM?
Come per quella più triste anche qua la più felice non credo ci sia. Penso sia abbastanza personale. Per sonorità e con il plot twist finale direi forse 666.

IN CHE MODO LA TUA MUSICA POTREBBE RENDERE FELICE CHI L’ASCOLTA?
Credo in diversi modi, per le sonorità i giretti di chitarra, quando uno si mette a cantare i ritornelli, se uno si rivede in un particolare testo o frase o parola che lo rende felice o semplicemente perché sta ascoltando qualcosa di nuovo che lo spiazza in positivo.

QUALI SONO LE TUE TRE CANZONI TRISTI PREFERITE DI SEMPRE?
Non penso di averle, non penso neanche di essere un grande fan delle canzoni tristi di per se. Bellissime canzoni d’amore o felici di per sé possono rendermi triste, dipende cosa riportano alla mia mente ascoltandole. Anche più banalmente cosa sto provando in quel momento o periodo.

Ecco Verde:

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